Anteprima

3246 A.S.D. BASKET NOLE TAM TAM A.S.D. 53-64  …WIN!!
Mar 22/11/2022 21:15
Palestra S. Medie – Via Martiri Della Libertà 17 – NOLE

Ed ecco l’attesissimo articolo del nostro giornalista-giocatore Ian Poggio:

I granata si guadagnano in trasferta i primi sudatissimi punti, vincendo anche l’ambitissimo premio che tutto il Piemonte invidia loro: i pagellini. Ma prima… un breve riassunto delle puntate precedenti.

Le due sconfitte contro Auxilium ad Quintum (che si impone per 74 a 63) e Reba (i padroni di casa mantengono il vantaggio del campo con il tabellone che recita 64 a 47 alla fine del quarto quarto) sono partite simili sotto molti aspetti.

Entrambe le gare sono state giocate soltanto a metà – o meglio, a tre quarti – con momenti di grande blackout che ne hanno irrimediabilmente compromesso il risultato: contro Auxilium ad Quintum il secondo quarto è un disastroso 8 a 22 per gli ospiti, mentre Reba dà lo strappo decisivo soltanto nel quarto finale. Quanto detto in palestra, insomma, viene messo in pratica soltanto a metà, e le sconfitte arrivano puntuali, con le medesime dinamiche.

Eppure – ed è questo il dato che rende conto della potenziale profondità della panchina – nonostante le mancate vittorie, le due partite hanno protagonisti alla voce “Punti” sempre diversi tra i granata: in casa si mettono in evidenza l’ottimo esordio del 2004 di Di Blasi (11), il ritrovato feeling con il canestro di Spinnicchia (17) e un Poggio che sceglie di prendersi più responsabilità dopo anni di gavetta come terzo o quarto violino (13), mentre in trasferta si assiste alla resurrezione di Gaudino (6), a un altro esordio di fuoco testimone dell’ottimo lavoro di coach Tartaglione (Scivoletto, 7) e a una buonissima prova balistica di Zambon (10).

I granata sono riusciti a esprimere il loro potenziale, eseguendo alla perfezione in attacco e in difesa? No. Ma, fortunatamente, ci si allena tre volte la settimana proprio per questo. Nonostante ciò, i ragazzi di coach Santomauro, pur giocando una partita rivedibile sotto innumerevoli aspetti, rimessa per un momento in discussione dagli avversari nel quarto finale, hanno portato a casa i due punti. Ed è ciò che conta.

E ora, pagellini (in disordine, a sentimento).

Spinnicchia: se volete sapere come caricarvi adeguatamente prima delle partite sarà lui a dirvelo. Di certo, vi consiglierà qualche viaggio in Europa, non importa dove, basta che sia a Est o nell’estremo Nord. Nessuno sa da dove prenda tutti i soldi necessari a questa vita da globetrotter, tuttavia, quando ritorna alla base, c’è per davvero. Detto fatto: fuga a Praga, ritorno, pioggia di triple. Voto: 9.5 – NORTHMAN.

Di Niro: il centro granata sta cercando la propria dimensione, e nonostante fatichi un po’, sta imparando a sfruttare il proprio fisico. Ha mani educate e passa bene la palla, in attacco esegue puntuale. Avanti così. Voto: 7 – L’APPRENDISTA STREGONE.

Violetto: l’espressione è sempre calma e distaccata, non si capisce se per noia, se è proprio così e basta, se è una cosa a metà tra le due. Non me ne voglia il nostro, anzi. Dà come sempre lezioni di ball handling, porta a spasso la difesa, passa, tira, prende le botte. Fa tutto quello che deve e anche di più, ma dà sempre l’impressione di giocare in ciabatte, come una star Nba alla Drew League, durante le vacanze (paragone non del tutto errato, potrebbe serenamente giocare ai piani più alti). Per due azioni ha gli occhi della tigre: due recuperi, due canestri, mette in ghiaccio la partita. Chapeau. Voto: 9 – CRAWFORD.

Gaudino: dopo una settimana di ottimi allenamenti, il tabellino recita ancora virgola. Non temete, il ragazzo è pronto a esplodere. Deve solo mantenere la calma e continuare così, con costanza, tirando senza paura. La manina c’è, i punti nelle mani, pure. Bisogna solo lasciarlo fare, supportandolo, menandolo e incoraggiandolo quando serve. Presto sarà pronto a unirsi al supporting cast. Voto: 7.5 – SALVATE IL SOLDATO RYAN.

Carena: prime partite giocate un po’ in sordina per il talento classe 2001, che fa, però, tutto quello che serve e che nel tabellino non compare. Difende per due, corre, come un matto, prende soltanto tiri apertissimi e passa bene la palla. Dopo qualche stagione tra la Promozione e la Serie D, ha l’esperienza per dire la sua. Più responsabilità la prossima volta. Voto: 8 – SILENT ASSASSIN.

Delvecchio: il giovane tiratore granata inizia la sua partita come la prima di campionato. Entra, due passaggi, prende e spara da dieci metri, canestro, solo rete. Purtroppo gli altri tentativi non vanno a buon fine, ma nello spazio che gli viene concesso si comporta egregiamente: smazza assist e non perde mai il pallone – merito degli allenamenti di Coach Tartaglione, che blinda in palestra uno dei suoi pupilli ogni volta che può. Voto: 8 – SHARPSHOOTER.

Bonafortuna: entra in campo con una grande, grandissima voglia di fare, senza trovare però la via del canestro. Serve ancora un po’ di pazienza, il momento arriverà. Nel frattempo, come direbbe un artista che tanto gli somiglia, bisogna lavorare duro e “stare in allenamento”. Voto: 7.5 – CAPO PLAZA.

Borra: la partita di questo ragazzo è un clinic di pallacanestro. Canestri su rimbalzo, in post, da tre, in fade-away: fa tutto ciò che gli pare e anche di più, segna i liberi e trotterella contento su e giù per il campo. Durante le sue incursioni aeree però, accade un fatto strano. Ogni volta che cade a terra, si sente un boato fragoroso, che lascia presagire infortuni tremendi: schiene spezzate in due, legamenti rotti, caviglie maciullate… e ogni volta la panchina, con il fiato sospeso (coach Nick in testa), aspetta che si rialzi. Dopo un paio di secondi lui è già in piedi, sorridente, battendo il cinque ai compagni mentre va a tirare i liberi, come se quelle botte e quel rumore fossero normali. Guarda tutti come a dire “è un altro giorno di lavoro ragazzi, è normale, tutto nella norma”, per poi fare 2/2. Voto: 10 – HERCULES.

Cantamessa: abbandona i calzini lunghi per tornare alla calza corta che tanto gli piace, e fa bene. L’uso che fa del piede perno è magistrale. Si svita in una girandola di finte e contro-finte, con movimenti da pivot vecchia scuola, girandosi su se stesso con una maestria da ballerino moscovita del Bol’šoj (leggi Bolshoi). Gira, insomma, come lo strumento necessario a un sommelier per aprire le proprie bottiglie. Voto: 8.5 – CAVATAPPI.

Zambon: il veterano e capitano granata osserva la partita dalla retroguardia, giocando i suoi minuti in maniera precisa, elegante, educata. Tira dalla media come se non avesse fatto altro nella vita, e difende in maniera ineccepibile su Di Lorenzo, avversario in quel di Nole e compagno di campetti in Via Braccini. Voto: 8 – CAPITANO, MIO CAPITANO.

Demarchi: i mezzi atletici e il fisico di questo ragazzo sono spaventosi. Salta, corre, difende e ruba palloni avanti e indietro, senza fermarsi mai. Purtroppo, è proprio l’esuberanza atletica che a volte lo frega: impelagandosi in complesse evoluzioni aeree, perde qualche pallone di troppo e forza qualche tiro. Perfetto dalla linea dei tiri liberi, siamo certi che Jivan regalerà a tutti i fanta-allenatori (e, soprattutto, a Coach Santomauro), tanti bonus. È giovanissimo (2003) e fa ben sperare. Voto: 7.5 – L’ULTIMO DOMINATORE DELL’ARIA.

Poggio: gioca la prima metà di gara come una partita di calcio saponato. Vuoi la stanchezza, vuoi gli adesivi sul parquet che hanno mietuto vittime ben più illustri (lo sa bene Teodosic), vuoi l’oretta da autista per arrivare in quel di Nole, ma è sempre per terra, tutto sembra sfuggirgli dalle mani: pare un pirata ubriaco in quel di Tortuga. Per evitare che Coach Santomauro abbia un ictus, gioca la seconda metà della partita dignitosamente, segna dall’angolo, è presente a rimbalzo e in difesa e, soprattutto, sta in piedi. Ancora lontano da una partita degna, tornerà in palestra più concentrato che mai (ve lo garantisco, lo conosco). Voto: 8 – JACK SPARROW.

 

 

Dettagli

Data Ora Stagione
22/11/2022 21:15 2023

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